Telefoni erotici e gigolò, ora non più appannaggio dei soli etero

Quando si parla di sesso e più nello specifico di prostituzione, solitamente si fa riferimento al mondo etero. Sarà l’abitudine o sarà la nostra deformazione culturale, fatto sta che difficilmente la gente comune riesce ad accostare queste terminologie al mondo gay, bisessuale e transgender. Perché l’Italia ha vissuto interi decenni in cui non si poteva praticamente parlare di legami gay: il sesso era solo quello etero, ma anche l’amore era solo appannaggio dell’uomo e della donna; lo stesso matrimonio poteva essere considerato tale solo ed esclusivamente se nato in un contesto eterosessuale.

Oggi l’Italia non è certo un baluardo dei diritti civili, certo, ma sicuramente le cose sono un po’ migliorate. Le televisioni e i giornali per esempio parlano con maggiore spensieratezza di omosessualità, e lo stesso Parlamento, incalzato dall’allora governo Renzi, è riuscito ad approvare una (buona) legge sulle unioni civili. Ovviamente tutto ciò non basta e di passi in avanti da fare ne restano parecchi, ma la strada intrapresa è quella giusta.

Un altro elemento che ci fa capire che nell’aria qualcosa sta cambiando è rappresentato dall’avvento dei telefoni erotici gay e dei gigolò che si prestano al sesso omo e magari anche bisex. Fino a qualche anno fa nelle tv private e nei giornali locali si leggevano annunci di 899 a pagamento, e dietro quei numeri in 9 casi su 10 si nascondevano donne che offrivano compagnia o prestazioni sessuali a uomini soli, sfiduciati, desiderosi di risvegliare un po’ lo spettro delle loro emozioni. Ora invece di questi esperti del sesso ce ne sono parecchi che, uomini o donne che siano, si offrono per prestazioni gay.

Abbiamo provato ad indagare un po’ in questo mondo, e tra un contatto e un altro, che terremo ovviamente coperti dall’anonimato, abbiamo scoperto che fare l’accompagnatore gay può persino essere più facile di quanto non si pensi. In pratica, gli escort gay sembrano avere maggiori possibilità di successo (e di guadagno) rispetto a quelli che vanno con le donne.

Il motivo? Molto semplicemente sembra che i clienti gay siano molto meno pretenziosi rispetto alla clientela femminile ed eterosessuale: se un gigolò etero deve avere tutta una serie di requisiti per poter sfondare, un gigolò gay si ritrova ad interagire con una clientela poco esigente. Anche perché non è un mistero: le donne, tendenzialmente, vogliono avere un coinvolgimento prima di tutto cerebrale prima di fare sesso, mentre invece gli uomini sono più prestati a un sesso fisico e se vogliamo pragmatico. Per non parlare della concorrenza, perché per ovvie ragioni i gigolò etero sono molto più numerosi rispetto a quelli gay, per cui i primi fanno più difficoltà a distinguersi e ad accalappiare clienti rispetto ai secondi.

Si, ma quanto si può guadagnare nel business dei gigolò o dei numeri erotici gay? Diciamo che di variabili ce ne sono diverse, ma è altamente probabile riuscire a superare quello che è lo stipendio di un dipendente medio in Italia: il migliaio di euro, per dirla tutta, lo si supera con una certa facilità. Dopo di che ci sono i professionisti più quotati e chic che, esattamente come nel campo etero, toccano anche i 5mila euro sul mese.

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